Fin da bambina favorivo esperienze incluse come ad esempio scegliere di essere la compagna dibanco di chi avrebbe avuto accanto solo un’ insegnante di sostegno e non tolleravo che potesseroperdere una delle esperienze che accomunava i componenti della classe. Grazie a Insuperabili che èpresente sul territorio nazionale, come supervisore riesco a lavorare ad ampio raggio sui dei concettiche possano portare a un cambio di prospettiva, come far guardare le neurodivergenze come delledifferenze e spiegare perché deve essere usata una giusta terminologia quando parliamo didisabilità. Mi occupo di formazione e allo stesso tempo divoro formazioni, spostandomi pureoltreoceano se voglio approfondire e sperimentare! Essere coach in campo, all’interno di un team, miha spinto a riflettere in ottica multidisciplinare riuscendo così a garantire una dimensione digruppo/squadra a qualsiasi atleta ed è questa la mia vittoria preferita.